La città e la ragione
La periferia storica e il bacino urbano della Martesana
Sperimentazione progettuale a cavallo del Naviglio Martesana in corrispondenza del Parco definito nel suo assetto più generale ma in attesa di compiuta definizione morfologica.
La periferia milanese, prodotta dallo sviluppo industriale del Novecento, è caratterizzata dai segni della cultura di fabbrica che ne hanno segnato l’immagine. Negli anni più recenti essa ha subito pesanti trasformazioni determinate dai processi di nuova edificazione che hanno interessato i siti precedentemente occupati dall’industria. Ma accanto a queste rinnovate urbanizzazioni permangono aree di periferia consolidata caratterizzate dalla confusa commistione della residenza con attività industriali minori e artigianali e dalla presenza di grandi aree di deposito e spazi residuali in attesa di valorizzazione ai quali spesso si sovrappongono interventi frammentari, più o meno recenti, di edilizia abitativa e diffusi processi di recupero e ristrutturazione dell’edilizia esistente.
Si tratta di un’area caratterizzata dagli antichi tracciati agrari, che connettono la Martesana con le tracce residue di borghi rurali e cascine sparse, su cui fin dalla prima metà dell’Ottocento si è sovrapposto l’asse rettilineo di viale Monza a cui si affiancano verso est frammenti di tessuti diversi (città ottocentesca, città razionalista, città giardino) piccoli e deformati al punto da rappresentare quasi una parodia dei corrispondenti modelli di riferimento.
“Sembra che il teatro sia l’ultima cosa che preoccupa la nostra collettività...Questo deve scoraggiarci? No questo dimostra, paradossalmente, l’importanza del teatro, che se in questa situazione di degrado culturale è all’ultimo posto è perché, in realtà, dovrebbe essere – è – al primo posto come luogo di resistenza, come luogo di non-omologazione, come veicolo d’introduzione dell’eterogeneo." [G.B.]
Si è reso navigabile il Naviglio Martesana e realizzato un itinerario continuo e riconoscibile di percorrenza ciclo-pedonale per riconnettere lo stesso Naviglio della Martesana alla Darsena e ai Navigli occidentali, attraverso il percorso di quella che fu la cerchia dei Navigli.
Per risolvere il degrado del tratto preso in considerazione si è operato per la valorizzazione degli elementi di memoria ancora visibili, al ridisegno dello spazio pubblico del Parco, ridefinendo il margine edificato lungo il naviglio con edifici destinati alla residenza e ai servizi e la riqualificazione dell’area mediante interventi sul tessuto minuto.
Un ruolo particolare è stato assegnato al Teatro all’aperto mai utilizzato e ormai gestito come un accidente da escludere dalle presenze fisiche del parco in quanto fonte di pericolo. Il progetto di ridisegno del spazio pubblico si è fatto carico di identificare i connotati di un nuovo teatro in grado di costituirsi come sede di attività permanenti all’aperto e/o al coperto.